La spalliera svedese


Ecco un’altra splendida tecnologia a nostra disposizione. La spalliera svedese può essere considerata tranquillamente una medicina preventiva, un oggetto semplice che può rivelarsi un ottimo strumento per l’allungamento degli arti, oltre ad una serie infinita di esercizi di ogni genere.

La spallierascala per ginnastica è stata inventata all’inizio del 1800 dal professore svedese Per Henrik Ling per chi soffriva diartrite. Per Henrik Ling comprese infatti l’importanza terapeutica degli esercizi con la spalliera.

Quando andavo a scuola c’è n’erano tante, tutte affilate su una parete, personalmente l’ho usato tanto, ma soprattutto ho cominciato ad intuire le sue potenzialità con l’avanzare dell’età.

Quando ero bambino e capitava di andare al mare, mi chiedevo sempre come mai le persone di una certa età tendono ad afflosciarsi in modo così disomogeneo tra la parte superiore e la parte inferiore del corpo? In altre parole, quello che vedevo e che vedo tuttora è una degenarazione del tono muscolare negli arti superiori. A mio avviso tale fenomeno nasce da fatto che sugli arti inferiori non esercita più lo stesso peso di quando eravamo quadrupedi. A seguito dell’erezione gli arti inferiori hanno cominciato a sostenere tutto il peso del corpo, mentre la parte superiore non ha più retto questo tipo di peso.

L’erezione ci ha permesso di sviluppare tutta una nuova e sconfinata serie di abilità e manualità che altrimenti non avremmo potuto sviluppare, eppure qualcosa abbiamo perduto. Sotto le ascelle si è cominciato a sviluppare un’area anaerobica, quasi innaturale, se ci pensiamo bene. E’ l’unica parte del corpo in cui si possono sviluppare cattivi odori per mancanza di traspirazione della pelle.

Dunque perché la spalliera svedese? Perché questo strumento permette di far risvegliare il grande Australopithecus che è dentro di noi.

Ci si può appendere come quando i nostri discendenti si appendevano, o si dondolavano, o si arrampicavano a velocità incredibili per fuggire ai predatori. Tempi duri erano quelli lì!


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