L’arte della creazione secondo le limacce.


Gli esseri che popolano la bioregione della valle del Biferno hanno dovuto attendere con apprensione la venuta delle piogge, ma da due giorni è tornata finalmente.

L’entita’ delle precipitazioni non e’ ancora adeguata alle medie stagionali, tuttavia e’ già una buona quantità d’acqua che segna la fine del caldo dell’estate e l’inizio di una timida fase autunnale.
Quale miglior momento per celebrare la venuta di questa meravigliosa linfa vitale per gli ecosistemi e per tutti gli esseri che vivono, grazie ad essa, in una perenne autodipendenza.  l’acqua appunto, questa straordinaria forma di energia che riesce ad effettuare un ciclo vitale così incredibile, Il ciclo dell’acqua sulla terra è un processo di rinnovo costante che non si interrompe mai, grazie al nostro pianeta che si trova in una posizione di distanza ideale dal sole, tanto da permettergli di far fluire questa linfa allo stato liquido, a differenza di altri pianeti del nostro sistema solare dove l’acqua è assente, oppure sotto forma di giaccio.

Questa mattina di buon ora, mentre inizio i lavori nel bosco, ho assisto con stupore ad una serie di accoppiamenti di limacce, le famose lumache senza casa, tanto per intenderci.( rif. da wikipedia, Limacidae) Sono esseri bizzarri che molti contadini temono perché sovente minacciano le insalate dell’orto e non solo. Questa volta invece mi capita di incontrarli in un momento completamente diverso.
Mi trovavo in una piccola area del bosco, per fare alcune fascine di legna di piccole dimensioni e qui ci sono delle giovani roverelle di appena quattro anni. E’ una zona di rimboschimento, dove le piante hanno dei rami laterali molto bassi ed e’ proprio questo il luogo d’incontro che hanno scelto le diverse coppie di limacce per riprodursi. Lo spettacolo e’ assolutamente fuori da ogni aspettativa. Non avevo mai assistito ad una presenza così numerosa di accoppiamenti simultanei di lumache. Ad ogni modo, la natura ha voluto essere grottesca quando ha deciso la modalità di riproduzione di questi esseri.

Le limacce infatti hanno una forma particolare di sessualità che è l’ermafroditismo, cioè la contemporanea presenza di organi riproduttori maschili e femminili nello stesso individuo, ma per riprodursi devono comunque accoppiarsi. Da una piccola apertura sul lato destro della testa, i due molluschi iniziano a far fuoriuscire i loro organi riproduttivi di un colore azzurro traslucido che si vanno ad avvolgere l’un l’altro creando forme surreali. Prima però c’è la fase di corteggiamento che può durare ore e consiste in una serie di giri su loro stesse, di convulsioni e di strofinamento dei corpi. Dopo questa fase le due lumache si arrampicano su un albero dal quale possono calarsi sospese a mezz’aria, poiché sono attaccate a due sottili fili di muco, oppure restano attaccate ai rami.

Sui rami delle giovani roverelle, questa mattina era possibile osservare gli apparati sessuali delle limacce che si intrecciavano in tutta calma, e’ come se i loro piccoli corpi morbidi e appiccicosi, in quel momento, si spogliassero dell’anima per il concepimento, diversi esemplari sia bruni che neri si sono accoppiati davanti ai miei occhi, c’erano neri che si accoppiavano con altri neri e bruni che si accoppiavano con altri bruni, ma anche tra neri e bruni insieme, come mi e’ capitato di osservare. A quanto pare impiegano diverse ore per concludere l’accoppiamento. Dunque e’ abbastanza lungo in termini di tempo, d’altronde, anche quando si muovono lo fanno con la dovuta calma, senza mai mostrare nessun tipo di fretta. La calma, la lentezza, quel ritmo naturale e fisiologico che dovremmo ritrovare anche noi umani e possiamo farlo anche osservando le limacce che sono maestri del downshifting, o decrescita felice, come la chiamiamo noi in Italia.

La celebrazione delle piogge e la conseguente umidità del bosco che tanto piace alle limacce le ha messe all’opera. Si è trattata di una lunga ed estenuante attesa, non solo per le simpatiche lumache ma per tutti gli altri esseri. In tutta l’epoca di siccità durata oltre settanta giorni, raramente ho incontrato delle limacce, mentre in soli due giorni di pioggia, ne ho osservato a dozzine lungo i sentieri, tra i rami degli alberi, mentre facevano l’amore.

 

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