MISSION


Roverella è un centro di Permacultura (rif. in inglese permaculture) in costruzione, un insediamento umano sostenibile che ha come obiettivo principale la divulgazione della Permacultura nel Molise. Si potrebbe pensare che il Molise non abbia bisogno di un’Agricoltura rigenerativa, come la Permacultura, in quanto territorio che ha evitato industrializzazione e inurbamento massicci che invece sono avvenuti in altri luoghi della terra. Ciononostante il territorio è stato duramente alterato dall’attività umana, il Molise come tutta l’Europa era un’unica grande foresta. L’uomo ha addomesticato il territorio e alterato il paesaggio per millenni. Proporre ora la Permacultura significa fare un balzo nella nuova frontiera “dell’agricultura”, quella Rigenerativa e Olistica. La cultura e la coltura sono la stessa cosa, solo in italiano facciamo questa distinzione. Il termine Permaculture viene coniato in Australia da Bill Mollison e David Holmgren negli anni 70. Successivamente si è diffusa in tutto il modo. Essendo un attività di progettazione integrale, essa si adatta a qualsiasi contesto, urbano, sub-urbano, rurale e quant’altro.

Riportare alberi maestosi e generosi, ripopolare le campagne, spargere biodivestità, sequestrare e stoccare carbonio, raccogliere acqua piovana, recuperare le conoscenze alimurgiche, costruire case in bioarchitettura, educare le future generazioni al rispetto della Madre Terra, divulgare tutte le buone pratiche della sostenibilità e lasciare vaste aree alla vita selvatica.

Infinite sono le strategie e la capacità di tornare una specie in sintonia con il resto del creato. Abbiamo i mezzi e le capacità per essere meno energivori. Pensiamo ad esempio che il castagno è un valido sostitutivo del cereale, con la differenza che l’energia che occorre per fare la farina di castagne è un centesimo di quella che occorre per fare la farina di grano, qualsiasi esso sia.

Il castagno è generoso e se si pensa che invece della coltivazione massiccia e gravosa dei cereali, i nostri antichi avessero coltivato boschi di castagno, facendo adattare le piante alle bioregioni in modo ottimale, a questo punto oggi avremmo un paesaggio completamente diverso e con una intensità vitale estremamente superiore. Oggi in buona parte, purtroppo, abbiamo un terreno destinato ai seminativi che è vicino alla desertificazione, invece che meravigliosi boschi di castagno. Certo la storia è complessa, migliaia di fattori agiscono in migliaia di direzioni e se scelsero i cereali, allora vuol dire che era la scelta migliore. Noi oggi però abbiamo ciò che occorre per invertire l’impoverimento del suolo.

La permacultura è un sistema di rigenerazione bioregionale, è design per realizzare sistemi auto-perpetuanti e permanenti per un modello di sviluppo passivo, ma anche produttivo. La permacultura è agricoltura intensiva ma l’uomo lascia fare per buona parte alla natura, si cerca di lavorare il più possibile con e non contro di Essa, creando il massimo delle relazioni utili possibili tra gli elementi a disposizione.

Questo è il punto di forza ed è qui che bisogna fare pratica ed esperienza, il blog può essere un eccellente mezzo di divulgazione, ma nel caso della Permacultura bisogna fare esperienza diretta, toccare con mano, guadagnare conoscenze sul campo. Le relazioni utili, dunque sono il fiore all’occhiello della Permacutura e come si creano il maggior numero di relazioni è un’arte già meravigliosa e in continua evoluzione. Le conoscenze si diffondono in tutto il mondo con relazioni molto proficue, milioni di persone nel vasto mondo dell’ecologia si scambiano informazioni e attuano condivisione autentica. Esistono centri di Permacultura in ogni angolo della terra. Migliaia di progetti in realizzazione, dalla riforestazione di aree desertiche ai grattacieli di una città moderna, dagli ecovillaggi alle aziende.

Un sistema produttivo tradizionale ha delle relazioni di bassa resilienza e spesso lineari, in Permacutura invece si tende a progettare in modo olistico, cercando di contenere l’entropia e tenendo conto di un numero maggiore di variabili e ripercussioni delle azioni nel presente e di come potrebbero influenzare bene o male il futuro della vita sulla terra.