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L’organizzazione spontanea del paesaggio tende esplicitamente a far crescere il bosco, in qualità di organismo assai più complesso sia del prato polifita, che nel sistema agroforestale della Roverella viene inquadrato come giardino fitoalimurgico e sia naturalmente del seminativo. Il bosco può dare maggiori opportunità di prosperità a miliardi di esseri viventi le cui dinamiche di interazione sono solo in minima parte comprensibili da noi umani, ciononostante possiamo ben osservare la straordinaria complessità dell’organizzazione boschiva.
Ragion per cui come si diceva poc’anzi, laddove vi è opportunità di rimboschimento naturale possiamo star pur certi che vedremo spuntare diverse tipologie di piante perenni e spontanee dal seminativo, in ordine sparso a seconda del vettore, vento, volatili, animali terrestri o propagazione naturale delle piante per nucleazione e per dispersione dalle siepi perimetrali adiacenti ai terreni coltivati.
L’opportunità nel sistema agroforestale che permette la neoformazione qui descritta deriva dalla semina diretta, infatti è proprio tale pratica a rendere possibile il ritorno delle piante perenni che al contrario non potrebbe mai avvenire se venisse praticata l’aratura sistematica annuale dei terreni, ogni germoglio di pianta perenne verrebbe sradicato e seppellito dal passaggio dell’aratro. La gestione permanente in semina diretta invece permette un naturale e progressivo ritorno del bosco, che possiamo decidere in che proporzione farlo espandere in relazione alla necessità di continuare a condurre la parte seminativa. E’ difficile definire una percentuale precisa delle proporzioni ideali tra seminativo e bosco in un sistema agroforestale, perché vi sono numerose variabili a seconda del luogo, del tipo di terreno ecc, tuttavia per condurre con successo le colture erbacee del seminativo vi è una superficie minima indispensabile da rispettare senza la quale non è possibile coltivare, sia per mancanza di luce appropriata e sia per inibizione mediante fitotossine rilasciate da alcune specie boschive il cui scopo è quello di facilitare il ritorno del bosco.