Le nuvole e le farfalle 2


E’ piovuto di nuovo questa notte, l’aria mattutina é fresca e umida, una condensa di vapore copre l’intera fondovalle. Come spesso succede dopo le piogge intense, il paese di Petrella si trova al mattino presto, su una distesa sconfinata di nuvole. Complice anche l’assenza del vento di bora proveniente da nord che di solito tende a spingere le nuvole verso le montagne interne.
Osservando tale fenomeno si e’ rapiti da emozioni che possono manifestarsi in modi assai diversi. C’e chi e’ meravigliato di essere sopra le nuvole, quando invece di solito la nostra vita di terrestri la si conduce al di sotto di esse. C’e anche chi e’ indifferente nel vedere queste nuvole pesanti che non c’e la fanno a salire in cielo. Poi ci sono coloro che manifestano un senso di angoscia e paura, in quanto il non vedere cosa c’e sotto le nuvole li rende insicuri e a volte anche irrequieti.
Intanto il sole arriva e con il suo calore fa dissolvere le imponenti condense della notte e così incomincio a lavorare nel sottobosco. A seguito di una serie di piogge di questa entità, ci sono due lavori che di solito si preferisce fare, uno e’ la pulizia e manutenzione di pascoli e sottoboschi, in quanto le piante sono imbibite di acqua e sono meno resistenti alla rimozione. Un altro lavoro che conviene fare a seguito di precipitazioni, e’ la recinzione o la manutenzione di una recinzione, questo perché i pali scendono nel terreno come una lama su un panetto di burro. A nessun contadino di ogni tempo e luogo verrebbe in mente di recintare a luglio ad esempio.
La recinzione e’ quasi terminata e cosi’ ora mi dedico a rimuovere le sterpaglie per tentare un esperimento di compost vegetale, cercando di mischiare diverse essenze del sottobosco, mentre alcune specie di farfalle mi gironzolano attorno. Sono degli esseri splendidi e impavidi, quando avanzo sento fruscii tra le foglie e ramaglie, sono di sicuro i ramarri e le lucertole che fuggono in via preventiva da me. Mentre le farfalle arrivano leggiadre e silenziose, si posano con grazia, ora qua e ora la, dopodiché ripartono alla volta di un altro fiore o di un’altra foglia o di un altro ramo. Un uomo può osservare e tentare di capire, ciononostante resta un inevitabile alone di mistero, una spiegazione razionale e ultima del perché delle cose che non ci appartiene, ma con ostinazione tentiamo di raggiungere. E’ la nostra natura.


Sulle ali delle farfalle sono impresse le opere d’arte della grande madre, proporzioni armoniche e scelta dei colori impeccabile. Che splendidi capolavori.


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2 commenti su “Le nuvole e le farfalle

  • La roverella L'autore dell'articolo

    Grazie per aver letto l’articolo!
    Sappiamo che il linguaggio scritto e parlato è una convenzione accettata dai più per tentare di comunicare.
    Chi scrive intende dare risalto al creatore e alla creatrice, al creato e alla creazione!
    Tanti saluti!